Lunghezza: 30 km
Difficoltà: facile
Tratti in asfalto: 10 km
Tratti in sterrato: 20 km

Partenza dell’itinerario dal nuovo ponte pedonale di legno al centro di Rimini. Dalla riva dx (nord) del fiume Marecchia ci si avvia, in direzione colline, sulla pista bianca che resta sull’argine e la si segue fino alla completa uscita dall’abitato. Immediatamente fuori dall’abitato si incontrano attività lavorative di scavo, frantumazione, deposito e trasporto delle ghiaie e sabbie fluviali. Al termine di un breve passaggio condiviso con gli autocarri inizia un percorso più impegnativo del tratto precedente. Il fondo di terra e sassi di fiume rende assai più divertente la pedalata. Occorre seguire la pista principale e non deviare mai per le piste incontrate sulla sx, che portano direttamente al fiume, a meno che non si voglia fare bird waching. Dopo quasi 8 km si raggiunge uno spiazzo con un edificio (frantoio abbandonato). Successivamente si arriva al campo dei Mutoid (artisti stranieri nomadi). Oltre il campo dei Mutoid e i ruderi di un vecchio ponte sul fiume, la nostra pista devia a dx per prendere l’asfalto e raggiungere Santarcangelo. Si gira a sx per l’asfalto per circa 1 km e alla prima rotonda si svolta a sx. Alla seconda rotonda si attraversa la strada e ci si avvia, a dx, per la ciclabile che condurrà al centro di Santarcangelo. Stessa ciclabile per il ritorno; attraversamento del Marecchia sul ponte della via Santarcangelo/San Martino dei Mulini. Svolta a dx dopo il ponte e immissione, ancora a dx, sulla ciclabile bianca. Pedalare in direzione mare per il rientro a Rimini.

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